L'ascia dell'abbandono si è abbattuta anche su questo splendido complesso monastico del XII/XV secolo, che si staglia imponente su uno sperone roccioso che si affaccia a strapiombo sulla vallata. È un edificio temprato dalle vicissitudini storiche che lo hanno già visto vittima di precedenti abbandoni ed atti vandalici. L'immenso giardino è ormai ricoperto da erbacce e sterpi, tant'è che non si vede neanche il terreno. Il tetto, profondamente lesionato, indica chiaramente lo stato di decadenza prolungata nel tempo.
Troviamo l'ingresso in una cantina e successivamente, grazie ad una vecchia scala di legno traballante, accediamo al refettorio.
Il chiostro, a pianta quadrata, conserva ancora gli affreschi lungo tutte le mura perimetrali. Le lesioni non sembrano aver intaccato la struttura.
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