L’immensa villa della montagna


È una fredda giornata di gennaio quando pioggia e neve ci accompagnano all’ingresso di questa villa. Dopo aver consultato le mappe ed effettuato un breve giro di controllo, troviamo l'ambito punto di accesso. Non abbiamo altra scelta che inoltrarci in mezzo ai campi adiacenti ad alcune abitazioni. Ci dirigiamo di corsa tra la folta vegetazione che circonda il posto poiché siamo molto in vista anche dalla strada, che notiamo essere molto trafficata.
Una volta esserci guadagnati l'accesso, troviamo una barchetta all'interno di una rimessa, probabilmente appartenuta ai proprietari della villa. Superata quest'ultima, troviamo di fronte a noi un vecchio calesse. Non ci era mai capitato fino a quel momento di fare una scoperta del genere! Ricoperto di polvere ma ancora in uno stato non decadente.
Scoviamo l’ingresso principale dell'abitazione e, con nostra sorpresa, ci troviamo subito di fronte la scalinata che conduce ai piani superiori. Decidiamo così di fare un giro prima al piano terra e poi salire sopra.  Questa immensa villa purtroppo è stata fortemente vandalizzata: lo notiamo da scritte offensive, bestemmie, e murales un po' ovunque.
Alcuni documenti trovati a terra rimandano al 1965, mentre altri intestati ad un’importante famiglia francese. Capiamo subito che questa non era una semplice villa... ma un maestoso e rinomato palazzo!

Con nostra sorpresa il primo piano si presenta in buono stato, addirittura alcune stanze erano state ristrutturate poiché gli intonaci erano più chiari e moderni rispetto ad altri, e non notiamo segni di crollo. Decidiamo così di salire le scale ed esplorare anche il primo piano. Oggetti a terra, indumenti, libri... queste sono le prime cose che saltano all’occhio. Affacciandoci dal corridoio centrale verso le stanze, ci accorgiamo che la maggior parte di esse, invece, sono crollate al centro.
Un enorme terrazzo centrale si affacciava all’interno del primo piano. Facendo molta attenzione ai buchi nel pavimento, giriamo anche questo primo piano e troviamo molta mobilia. stanze enormi con soffitti alti, pavimenti ricercati e decorati.
La sensazione di camminare su un pavimento che rimbomba non è piacevole. Ogni passo su quelle superfici potrebbe farci sprofondare al piano di sotto.

Saliamo al terzo ed ultimo piano, dove ad attenderci sulle scale c’è una valigia antica semi-aperta. Qualcuno è scappato senza aver tempo di prenderla? Non lo sappiamo.

Una volta tornati a casa, ci siamo messi alla ricerca di informazioni su questo luogo così imponente. Abbiamo scoperto che la villa fu fatta costruire come una città - fortezza e originariamente era ancora più grande. 
Alla fine del 1800 il palazzo ospitò personaggi illustri che al giorno d'oggi troviamo nei libri di scuola, tra cui, persino il Re d’Italia.

Finita la nostra esplorazione ci chiediamo il perché, nonostante l’immenso valore storico-culturale, questa villa sia stata brutalmente abbandonata a se stessa.

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