Un borgo nascosto: San Benedetto in Perillis

Il luogo oggetto di questo racconto urla a squarciagola la volontà di non voler scomparire, attraverso la voce di un'associazione culturale - Perillart - ed un'amministrazione comunale giovane ed ospitale nelle vesti del Sindaco Gianfranco Sirolli e del Vice Sindaco Laura D'Abrizio, che accolgono alcuni curiosi visitatori al bar in piazza, offre loro il caffè e li accompagna anche a visitare le unicità di questo paesino della valle peligna.

Benvenuti a: San Benedetto in Perillis.

Abbazia di San Benedetto






In compagnia del Vice Sindaco D'Abrizio ci rechiamo nella zona più antica del borgo, quella in cui lo stesso ha avuto origine, ossia in località Perello. L'area è posta in zona rossa in seguito al terremoto del 2009 verificatosi all'Aquila, per cui l'Abbazia che ci accingiamo a visitare non soddisfa i requisiti di agibilità e versa in uno stato di abbandono a causa della solita burocrazia. Infatti, dopo i primissimi lavori di messa in sicurezza, non sono arrivati altri fondi per la ristrutturazione e l'amministrazione comunale non riesce a far fronte a tutte le spese necessarie per la ricostruzione. La chiesa è il nucleo fondatore del paese, attorno cui si svilupparono le abitazioni e le mura fortificate; nonché una delle prime chiese costruite in Abruzzo. Si ritiene che l'area fu edificata nel VIII secolo da 28 famiglie longobarde insieme ad un gruppo di monaci benedettini, per conto del ducato di Spoleto. Si presuppone, inoltre, che nella chiesa transitassero i Templari, in quanto dove si trova attualmente l'abside era collocata una scultura raffigurante il bigatto, solitamente usato per rappresentare il diavolo.













La serratura tipica
Mentre ci dirigiamo verso l'altra tappa del nostro viaggio, notiamo che all'esterno di alcune porte è presente una strana serratura in legno. L'abitudine della nostra guida a vederla quotidianamente, fa sì che sfugga alla sua attenzione. Si tratta di un meccanismo in uso già nel III Millennio AC in Egitto, a paletto orizzontale, con scorrimento verticale dei fermi che si attiva grazie ad una chiave anch'essa in legno; è un elemento di grandissima importanza storica perché è possibile trovarla solamente qui

Le grotte
L'abitato di San Benedetto non è l'unico luogo in cui si svolgevano e si svolgono le attività quotidiane. Al di sotto degli edifici si trova un esteso sistema di grotte in cui, in tempi più antichi, non solo venivano riparati gli animali, ma costituiva il luogo preferito per lo svolgimento delle attività lavorative femminili come la tessitura al telaio ed il cucito, così come quelle quelle ricreative e sociali.

San Benedetto in Perillis è un luogo unico, dove gli ospiti sono ben graditi e accolti con grande spontaneità. Si può godere di un panorama stupefacente, fino alla costa, poiché il borgo fu costruito in posizione strategica per comunicare con le fortificazioni di Bominaco, Rocca Calascio e via dicendo. Ma non oggi... Perché c'è una nebbia fittissima, che impedisce la visuale persino di Popoli, che dista appena 5km.




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