Silenzio! Si esplora...

Un terremoto può scatenare una forza distruttiva che lascia silenzio e vuoto. Le parole si spengono e lasciano spazio ad immagini di distruzione e paura.
(Stephen Littleword)
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   Il silenzio assordante che infrangiamo mentre prepariamo l'attrezzatura per la nuova esplorazione, ci penetra fin dentro le ossa trasmettendoci da subito l'impressione che quella sarà una delle più grandi esperienze che potremmo fare in ambito urbex. Gli unici rumori che giungono alle nostre orecchie sono quelli dei carichi sospesi sulle gru e delle impalcature che cigolano. Tutto il resto giace immobile, in un limbo che rende tutto surreale. Le origini di questo antico borgo risalgono agli inizi del XII secolo e vantava un ricchissimo patrimonio artistico-culturale. Specifichiamo vantava poichè un violento terremoto ne ha spazzato via la maggior parte, mentre la popolazione è fuggita via lasciandosi alle spalle tutto quello che non riteneva strettamente necessario: cassetti colmi di foto disordinate, libri, abiti vecchi, lettere di quasi cento anni che raccontano storie di grandi amori, legami famigliari ed amicizie tenute insieme soltanto da carta ed inchiostro. Entriamo in punta di piedi in queste case, quasi a chiedere "scusi, è permesso?". Una volta dentro, è come entrare nelle loro vite: insieme abbiamo ricostruito la storia di queste famiglie, i loro legami e le loro passioni; vi era quella di nobili filantropi con amicizie ai piani alti, i poliziotti, quelli che avevano i parenti in Francia, i testimoni di Geova... vite più o meno ordinarie improvvisamente sconvolte da qualcosa di violento ed incontrollabile.
   Proseguiamo il nostro cammino sempre con grande rispetto nei confronti del posto: manteniamo le voci basse, come a non voler interrompere il religioso silenzio che caratterizza quel luogo divenuto oramai sacro per noi. Lungo le stradine del paese, notiamo che la maggior parte delle porte sono aperte. Come a voler significare che oramai non c'è più nulla da rubare, se non l'intimità di una casa in rovina. Profonde spaccature e cavi d'acciaio percorrono tutte le abitazioni, ma nonostante questo, conservano un aspetto nobile ed elegante. Uno degli elementi che più ci ha colpito, sono le decorazioni e le rifiniture di grande pregio che abbelliscono le dimore storiche: affreschi, tendaggi, dipinti, stucchi... Ci annichiliamo di fronte a tanta meraviglia, pensando a quanto fosse florido e prospero il borgo prima del sisma. 
   L'ultima tappa del nostro tour ci porta nella piazza centrale del paese, dalla quale si può ammirare tutta la vallata sottostante. Ma non siamo qui per gustare il panorama, bensì per esplorare la chiesa che domina la piazza: un edificio che risale addirittura al XIII secolo. 
Mentre cerchiamo un ingresso agibile, troviamo una piccola saletta laterale che ha tutta l'aria di essere una sacrestia. Osservando con più attenzione l'altare posto al centro della stanza, notiamo nientepopodimeno che... un teschio umano! Il nostro macabro entusiasmo raggiunge picchi inauditi ma OVVIAMENTE il teschio resta al suo posto perché mai ci sogneremmo di spostarlo o peggio ancora, trafugarlo. Scattiamo le nostre fotografie e ci rimettiamo alla ricerca dell'accesso alla chiesa.
   Troviamo un ingresso secondario e lo spettacolo che si para di fronte ai nostri occhi è da mozzare il fiato. Il soffitto ligneo (danneggiato da un crollo) è interamente decorato e risale al Quattrocento, mentre nell'unica navata troviamo l'abside sul fondo e quattro alteri su ogni lato. Sul pavimento in pietra notiamo alcune botole; molto faticosamente le tiriamo su e scopriamo tre fosse comuni in cui sono ben visibili dei resti umani. Le impalcature che sostengono il soffitto del campanile creano un effetto prospettico davvero scenografico ed è impossibile non fermarsi a fotografarle.
   La nostra avventura per il momento termina qui, ma questo luogo ci ha talmente stregati che abbiamo deciso di tornarci una seconda volta. Iscrivetevi alla NEWSLETTER per sapere cosa abbiamo scoperto nel corso della successiva visita in questo borgo ricco di fascino. 

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