Un terremoto può scatenare una forza distruttiva che lascia silenzio e vuoto. Le parole si spengono e lasciano spazio ad immagini di distruzione e paura..
(Stephen Littleword)
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Proseguiamo il nostro cammino sempre con grande rispetto nei confronti del posto: manteniamo le voci basse, come a non voler interrompere il religioso silenzio che caratterizza quel luogo divenuto oramai sacro per noi. Lungo le stradine del paese, notiamo che la maggior parte delle porte sono aperte. Come a voler significare che oramai non c'è più nulla da rubare, se non l'intimità di una casa in rovina. Profonde spaccature e cavi d'acciaio percorrono tutte le abitazioni, ma nonostante questo, conservano un aspetto nobile ed elegante. Uno degli elementi che più ci ha colpito, sono le decorazioni e le rifiniture di grande pregio che abbelliscono le dimore storiche: affreschi, tendaggi, dipinti, stucchi... Ci annichiliamo di fronte a tanta meraviglia, pensando a quanto fosse florido e prospero il borgo prima del sisma.

Mentre cerchiamo un ingresso agibile, troviamo una piccola saletta laterale che ha tutta l'aria di essere una sacrestia. Osservando con più attenzione l'altare posto al centro della stanza, notiamo nientepopodimeno che... un teschio umano! Il nostro macabro entusiasmo raggiunge picchi inauditi ma OVVIAMENTE il teschio resta al suo posto perché mai ci sogneremmo di spostarlo o peggio ancora, trafugarlo. Scattiamo le nostre fotografie e ci rimettiamo alla ricerca dell'accesso alla chiesa.
Troviamo un ingresso secondario e lo spettacolo che si para di fronte ai nostri occhi è da mozzare il fiato. Il soffitto ligneo (danneggiato da un crollo) è interamente decorato e risale al Quattrocento, mentre nell'unica navata troviamo l'abside sul fondo e quattro alteri su ogni lato. Sul pavimento in pietra notiamo alcune botole; molto faticosamente le tiriamo su e scopriamo tre fosse comuni in cui sono ben visibili dei resti umani. Le impalcature che sostengono il soffitto del campanile creano un effetto prospettico davvero scenografico ed è impossibile non fermarsi a fotografarle.
La nostra avventura per il momento termina qui, ma questo luogo ci ha talmente stregati che abbiamo deciso di tornarci una seconda volta. Iscrivetevi alla NEWSLETTER per sapere cosa abbiamo scoperto nel corso della successiva visita in questo borgo ricco di fascino.
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